DISCIPLINA DEL LAVORO AGILE - SMART WORKING
L’emergenza sanitaria in corso ha conferito maggiore rilevanza al lavoro agile o smart working, rispetto al quale è emersa la necessità generale di definire regole chiare a tutela di lavoratori e aziende.
Ancor prima della fase emergenziale, le associazioni datoriali ASSOCED e LAIT e il sindacato dei lavoratori UGL Terziario, mediante l’accordo di rinnovo del CCNL CED, ICT, Professioni Digitali e STP del 13.12.2018, hanno disciplinato, attraverso regole puntuali contenute nel Titolo XXXII - Telelavoro e Smart Working - del CCNL, il ricorso a tale modalità di svolgimento del lavoro, in attuazione alla disciplina legale di cui alla L. 81/2017, in linea con il sistema di welfare aziendale inteso come strumento capace di migliorare il benessere e la motivazione dei lavoratori e facilitare il bilanciamento dei tempi della vita privata e della vita professionale. Tutto ciò attraverso leve di flessibilità legate al luogo e al tempo di svolgimento della prestazione lavorativa, focalizzando l’attenzione sugli obiettivi/risultati e valorizzando il rapporto fiduciario tra lavoratore e datore di lavoro attraverso un confronto trasparente.
In particolare il CCNL definisce:
- Principi Generali
- Accordo Individuale
- Orario di Lavoro
- Recesso
- Strumenti Informatici
- Formazione
- Diritti e Doveri del Lavoratore
- Salute e Sicurezza sul Lavoro
L’adesione allo smart working deve risultare da un accordo individuale scritto tra lavoratore e datore di lavoro.
L’attivazione dell'accordo è oggetto di comunicazione all’Ente Bilaterale Nazionale E.B.C.E., presso cui è istituita una Commissione Paritetica deputata alla verifica dello sviluppo dell’istituto normativo all’interno dell’intero settore.
Di seguito un MODELLO DI ACCORDO INDIVIDUALE di smart working predisposto dall’E.B.C.E. e la COMUNICAZIONE di ATTIVAZIONE dello smart working da trasmettere via Pec all’indirizzo ebce@gigapec.it